Il nostro progetto CIVICO 37 pubblicato sulla rivista NiiProgetti Magazine.
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Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di comprare un immobile di nuova generazione?
Molto dipende dalle scelte di chi compra dal tempo che si ha a disposizione e dal budget. Lo svantaggio più grande è che le case nuove costano di più.
Hanno caratteristiche che le rendono costose da costruire: questo costo però corrisponde a tante caratteristiche che negli immobili di vecchia generazione non sono possibili trovare.
I vantaggi: elevata resistenza antisismica, isolamento acustico, alta efficienza energetica e ampia possibilità di personalizzazione.
Su questi fattori è possibile agire e migliorare anche partendo da un immobile vecchio con una ristrutturazione importante, in base al tipo di ristrutturazione che si decide di fare. Ma per raggiungere l’eccellenza nei vari fattori l’unica soluzione è un abbattimento e ricostruzione: gli immobili nuovi partono con caratteristiche costruttive diverse sin dalle fondamenta.
I vantaggi e gli svantaggi delle nuove costruzioni
+ Efficienza energetica
Un immobile di nuova generazione avrà tutte le ultime tecnologie a livello energetico: termosolare, fotovoltaico, isolamento termico (cappotto), caldaie ibride o a pompa di calore, portandolo in Classe A o superiore, garantendo una maggiore sostenibilità a livello di bollette e di impatto ecologico.
+ Resistenza antisismica
Le mura e le strutture sono progettate per resistere a sismi importanti, prevedendo travi ed elementi che renderanno l’immobile solido e sicuro.
+ Riscaldamento a pavimento
Il riscaldamento a pavimento non solo permette un risparmio energetico. Vi darà una sensazione di maggiore calore con una diffusione uniforme, renderà l’aria in casa migliore e libererà spazio sulle pareti non avendo necessità di installare classici termosifoni.
+ Isolamento acustico
Gli immobili nuovi nascono con un isolamento a livello di acustica, con pannelli antirumore e anticalpestio installati nelle pareti e nei pavimenti, garantendovi la massima tranquillità.
+ Personalizzazione completa
Ogni spazio in base all’avanzamento dei lavori e alle norme urbanistiche sarà personalizzabile: pavimenti, porte e rifiniture. In base all’avanzamento dei lavori, comprando sulla carta sarà possibile proporre modifiche al progetto e alla distribuzione degli spazi permettendovi di costruire la casa su misura in base alle vostre esigenze.
+ Garanzia decennale
Ogni immobile nuovo è coperto da una garanzia decennale da parte del costruttore che coprirà ogni tipo di danno vizio o problema dell’immobile: potreste stare tranquilli perché tutto è incluso nel prezzo.
+ Ultime tecnologie, materiali e tecniche costruttive
Applicato a ogni livello le tecnologie e i materiali saranno quelli più moderni e aggiornati. Avrete la possibilità di avere tapparelle elettriche, elementi di domotica, nanomateriali e caldaie e pannelli di ultima generazione.
+ Investimento a lungo tempo
L’immobile di nuova generazione manterrà saldo il suo prezzo nel tempo. Le caratteristiche costruttive diventeranno sempre più determinanti nella valutazione e tutti gli elementi di vantaggio energetico e solidità costruttiva lo renderanno un immobile di classe diversa.
- Bisogna sapere immaginare gli spazi sulla carta
Spesso gli immobili di nuova costruzione o sulla carta non vi permettono di immaginare gli spazi. Dovrete giudicare la distribuzione o quello che sarà in base a dei disegni o dei rendering, e non sempre le aspettative corrispondono al risultato finito. Potreste trovarvi di fronte a un campo incolto o a degli immobili totalmente grezzi e senza tramezzi. Ma questo può essere sia un vantaggio che uno svantaggio.
- Costo più alto
Gli immobili nuovi costano di più. Su questo non ci sono dubbi: tutte le caratteristiche costruttive e le tecnologie che vi troverete hanno reso il costo di costruzione più alto di diversi anni fa e l’incidenza di impianti fotovoltaici o solari termici, il riscaldamento a pavimento e di caldaie ibride influisce in maniera importante nei prezzi al metro.
- Tempi lunghi
Se si compra nuovo in base all’avanzamento dei lavori si potrebbe comprare un immobile in consegna a un anno dalla prima prenotazione. In caso di esigenze immediate non è l’immobile che fa per voi.
- Maggiori costi di intestazione
Comprando un immobile nuovo si paga un’IVA sull’intero prezzo concordato. Oltre a questo vanno considerati allacciamenti e accatastamenti. La situazione diventa ancora più impegnativa se si compra come seconda casa.
Se state cercando una casa nuova, possiamo avere la soluzione giusta per voi.
Le nostre proposte sono in grado di sopperire agli svantaggi di acquistare una casa di nuova costruzione in quanto possiamo dirvi che:
- Siamo qui per voi, siamo qui per farvi immaginare attraverso il nostro lavoro all'interno della vostra futura casa mostrandovi i nostri render e video per darvi un' immagine più reale possibile.
- Se valuti l'acquisto di una delle nostre unità abitative, avrai diritto al Sismabonus Acquisti (detrazione pari al 85%, fino ad un massimo di euro 96.000 di spesa)
- Tempi lunghi, non per noi, si prevede la conclusione della costruzione entro il 2024.
- Grazie alle agevolazioni per l'acquisto della prima casa avrai l’imposta sul valore aggiunto al 4%, anziché al 10%, il tutto calcolato sul prezzo della cessione. Le imposte di registro, catastale e ipotecaria dovranno essere corrisposte, invece, nella misura fissa di 200 euro ciascuna.
Quello che ci teniamo a ribadire è che l’acquisto di una casa è una scelta che fai oggi e vale per sempre (o comunque per un periodo molto lungo).
Dietro i muri di un vecchio immobile, non sai mai cosa può nascondersi. Un passo falso, una piccola disattenzione in fase di acquisto può dare vita ad una serie infinita di lavori di ristrutturazione.
Le nuove costruzioni hanno comunque un certo fascino e riescono a dare il giusto mix di arte, emozione e nuove tecnologie. Pensate alla soddisfazione di accogliere i vostri ospiti in un condominio inserito in un contesto curato e dal design fresco ed elegante.
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Bonus Mobili anche per chi usufruisce del Sismabonus Acquiati
Ricordiamo infatti che il Sismabonus Acquisti consiste in una detrazione d’imposta del 75% o dell’85% del prezzo di acquisto (a seconda che si sia ottenuto un salto di classe di rischio oppure due) di case antisismiche ovvero di unità immobiliari facenti parte di edifici ubicati in zone classificate a rischio sismico 1, 2 e 3 (come da ordinanza PCM n. 3519 del 28 aprile 2006), demoliti e ricostruiti da imprese di costruzione o ristrutturazione che entro 30 mesi dal termine dei lavori provvedano alla successiva rivendita.
In caso di Sismabonus Acquisti, l'acquirente potrà beneficiare anche del Bonus Mobili secondo quanto chiarito dall'Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello 515/2020 e la circolare 7/E/2021.
SISMABONUS ACQUISTI: COSA E' E COME FUNZIONA
Il Sismabonus è l’agevolazione per gli interventi relativi
all’adozione di misure antisismiche (articolo 16, comma 1-bis, Dl 63/2013). Si tratta di una detrazione Irpef o Ires che viene riconosciuta ai contribuenti (privati e
società) che effettuano lavori per mettere in sicurezza le proprie case e gli
edifici produttivi, quindi lavori antisismici realizzati sulle parti strutturali degli edifici o
complessi di edifici collegati strutturalmente. Le opere devono essere
realizzate su edifici che si trovano nelle zone sismiche ad alta
pericolosità (zone 1 e 2) e nella zona 3 (rimane esclusa
la sola zona 4)
Fa parte del Sismabonus, il Sismabonus Acquisti. La norma di riferimento per il Sismabonus Acquisti è il D.L. 63/2013. L’articolo 16, al comma 1-septies, prevede l’applicazione di una detrazione pari al:
- 75%, fino ad un massimo di euro 96.000 di spesa, per i soggetti diversi dalle persone fisiche che acquistano unità immobiliari residenziali realizzate a seguito di una preventiva demolizione e con miglioramento di una classe sismica rispetto all’edificio preesistente dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 (termine che sarà prorogato con la Legge di Bilancio 2022 al 31 Dicembre 2023, con modifiche fino al 2024);
- 85%, fino ad un massimo di euro 96.000 di spesa, per i soggetti diversi dalle persone fisiche che acquistano unità immobiliari residenziali realizzate a seguito di una preventiva demolizione e con miglioramento di due classi sismiche rispetto all’edificio preesistente dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 (termine che sarà prorogato con la Legge di Bilancio 2022 al 31 Dicembre 2023, con modifiche fino al 2024);
- 110%, fino ad un massimo di euro 96.000 di spesa, per le persone fisiche che acquistano unità immobiliari ad uso abitativo realizzate a seguito di una preventiva demolizione e con miglioramento sismico rispetto all’edificio preesistente, indipendentemente dalla classe sismica raggiunta, dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022 (termine prorogato dall’articolo 1 della Legge 178/2020).
I requisiti oggettivi della norma
I requisiti oggettivi richiesti dalla norma sono i medesimi in tutte le casistiche, ossia:
- Le unità immobiliari oggetto di acquisto devono essere situate in uno dei Comuni in zona a rischio sismico 1, 2 e 3 (è quindi esclusa la 4).
- È necessario che il provvedimento urbanistico abilitativo dei lavori sia stato rilasciato a partire dal 1° gennaio 2017; infatti, restano escluse le unità immobiliari realizzate a seguito di procedure amministrative avviate prima del 1° gennaio 2017 (vedasi in tal senso la Risposta all’Interpello n. 31 dell’11 Gennaio 2021).
- L’intervento deve consistere nella demolizione e ricostruzione dell’edificio, anche con variazione volumetrica, se consentita; quindi non rileva la circostanza che il fabbricato ricostruito contenga un numero maggiore di unità immobiliari rispetto al preesistente.
- L’intervento deve essere eseguito dall’impresa di costruzione/ristrutturazione che provvede alla vendita entro 30 mesi dalla data di conclusione dei lavori (termine prorogato dal D.L. 77/2021). Con l’espressione “impresa di costruzione o di ristrutturazione immobiliare” ci si riferisce alle imprese che svolgono attività di costruzione o ristrutturazione e che eseguono direttamente i lavori, e anche alle imprese immobiliari che affidano i lavori in appalto, purché nell’oggetto sociale vi sia anche l’attività di costruzione e ristrutturazione. Nell’ipotesi in cui la demolizione e la ricostruzione siano eseguite da imprese diverse, il Sismabonus Acquisti si applica solo se entrambe svolgono attività di costruzione o ne siano astrattamente idonee.
- La detrazione è correlata al prezzo dell’unità risultante nell’atto pubblico di compravendita e non ai costi relativi agli interventi. La detrazione di imposta può essere fruita anche sugli importi versati a titolo di acconto, purché il preliminare di vendita sia registrato, siano ultimati i lavori sull’intero edificio e sia stipulato il rogito entro la scadenza legale fissata per poter godere del bonus.
Sismabonus Acquisti: il beneficiario dell’agevolazione
L’agevolazione è fruita non dall’impresa che esegue i lavori, ma dall’acquirente di ciascuna singola unità immobiliare. La percentuale di detrazione si applica non alle spese sostenute per gli interventi ma al prezzo di vendita della singola unità immobiliare risultante nell’atto pubblico di compravendita. La spesa massima ammessa all’incentivo è di euro 96.000 per ciascuna unità immobiliare.
Il limite di spesa su cui calcolare il beneficio fiscale usufruibile è riferito al prezzo d’atto dell’immobile acquistato, più il prezzo d’atto delle eventuali pertinenze. Quest’ultime, dunque, non godono di un autonomo limite di spesa. Ciò anche nel caso in cui l’edificio assuma le vesti di condominio (vedasi in tal senso la Risposta all’Interpello n. 558 del 23 Novembre 2020).
Super Sismabonus Acquisti 110%: natura del fabbricato
La detrazione maggiorata del 110%, ai sensi dell’art. 119, comma 15-bis, del D.L. 34/2020, non si applica alle unità residenziali appartenenti alle categorie catastali:
- A/1;
- A/8;
- A/9, per le unità immobiliari non aperte al pubblico.
Il riferimento è alla categoria catastale risultante al termine dell’operazione. La categoria catastale di partenza, precedente a demolizione e ricostruzione, è irrilevante (vedasi in tal senso la Risposta all’Interpello n. 556 del 25 Agosto 2021). Dunque, la struttura di partenza può essere un A/1, un A/8, un A/9 o addirittura un fabbricato non residenziale.
Infatti, ai fini del Superbonus 110%, quel che conta è che al termine degli interventi l’immobile oggetto della compravendita abbia natura residenziale e sia accatastato in una delle categorie agevolabili.
Sismabonus Acquisti: Cessione del credito
Il decreto rilancio ha introdotto la possibilità di cedere le detrazioni che danno diritto al superbonus del 110% allargando questa possibilità anche ai lavori di ristrutturazione edilizia, all’ecobonus e al sismabonus che non rientrano nel 110% di detrazione ottenendo lo sconto direttamente in fattura dal fornitore oppure ricevendo il rimborso di quanto speso anche da banche o istituti finanziari. La legge di bilancio 2022 in seconda stesura, ha prorogato la possibilità dello sconto in fattura e della cessione del credito non solo per il superbonus 110%, ma anche per tutti gli altri bonus legati alla casa, portando al 2024 questa importantissima ulteriore agevolazione. Tuttavia, c’è un’importantissima novità, infatti, anche per le altre detrazioni per poter accedere alla cessione del credito o allo sconto in fattura, occorre prima ottenere il visto di conformità sulla documentazione da parte di un CAF o di un professionista abilitato. Se invece tieni la detrazione e presenti la precompilata online sul sito dell’Agenzia delle entrate non serve il visto, che viene apposto solo in caso di presentazione della dichiarazione dei redditi tramite CAF o intermediario.
I vantaggi di vivere in centro storico
Per definizione, Il centro storico di un comune o di un centro abitato è quella “parte del territorio comunale di più antica formazione sottoposta a particolare tutela per assicurare la conservazione di testimonianze storiche, artistiche, ambientali”. Insomma, si tratta di quella parte della città ricca di storia, di tradizioni, di culture, di antichità. I centri storici in Italia sono 22.000 ed hanno origine etrusca, greca, romana, medievale, rinascimentale, barocca, o sono di epoca fascista. A vivere in centro storico, in passato, erano perlopiù le famiglie benestanti, mentre gli operai e i contadini vivevano nelle periferie, vicino alle campagne. Oggi, fortunatamente, non è più così e le case in centro sono alla portata di tutti.
Il centro storico o piace o non piace. È difficile “farselo piacere” se non piace. Sicuramente, forte anche del fatto che le case qui “raccontano una storia”, gode di un fascino particolare, spesso è una sorta di museo a cielo aperto dove perdersi tra carruggi, botteghe, vicoletti.
Tutte città note ed amate che vantano queste perle, i centri storici, dove vivere è davvero un privilegio. Tra i vantaggi del vivere in centro storico possono essere:
1. Puoi avere tutto a portata di mano. Puoi uscire di casa a piedi senza dover prendere auto, puoi avere tutti i servizi commerciali sotto casa, puoi passeggiare per le vie del centro e spostarti grazie ai mezzi. In più, la sera, in centro storico c’è sempre qualcosa da fare, qualcosa da vedere e qualche luogo da scoprire.
2. I centri storici sono tutelati e generalmente, salvo rarissime eccezioni, sono molto ben curati da parte dell’amministrazione pubblica. Quindi acquistare casa in un centro storico significa acquistare casa in una zona in un questo senso “privilegiata” perché non mancherà la manutenzione, non mancherà la pulizia delle strade, sarà ottimale l’illuminazione delle strade.
3. Il centro storico è ben servito dalle linee pubbliche, quindi gli spostamenti sono agevolati e con semplicità si raggiungono tutti i servizi. si ha una mobilità ecosostenibile. E poi la sera, prima o dopo cena, il centro storico di una città non vi lascia mai soli, potrete uscire e trovare sempre qualcosa da fare, qualcuno da vedere, qualcosa da visitare e scoprire, proprio li, sotto casa vostra.
Tutte rose e fiori dunque? Direi di no. Vivere in un centro storico ha anche degli svantaggi sui quali, ripeto, potete e dovete soprassedere se vi piacerebbe acquistare casa in una zona del genere.
Il fascino del centro e delle sue costruzioni storiche è assolutamente innegabile, ma è sempre difficile trovare una casa di recente costruzione o addirittura nuova. Generalmente quando si acquista una casa non nuova si praticano degli interventi di ristrutturazione in particolare per le case site nei centri storici che sono case datate, quindi spesso da ristrutturare in toto. Nel caso di fabbricati storici se si tratta di interventi esterni è necessario, previa tutta una serie di permessi, garantire il mantenimento dei caratteri estetici e formali caratterizzanti il fabbricato. Riassumendo, gli svantaggi sono:
1. I centri storici sono generalmente zone pedonali o a traffico limitato. Difficilmente potrete godere del parcheggio sotto casa o di un garage privato.
2. Le abitazioni dei centri storici vantano generalmente determinate caratteristiche architettoniche. Si tratta di interni che piacciono o non piacciono e che difficilmente si adattano ad arredi moderni o minimal. Si è quindi legati ad un certo tipo di arredamento, decisamente più classico.
3. Vivere nel centro storico significa dire addio al giardino con piscina. .
4. I prezzi delle case del centro storico sono decisamente più alti rispetto ai prezzi delle case in periferia ma è doveroso sottolineare che gli immobili di pregio con determinate caratteristiche mantengono la loro posizione di mercato.
Conclusioni
Quindi? Direi che difficilmente la scelta di acquistare una casa nel centro storico sarà dettata da fattori pratici, la casa si sceglie per emozioni. Ma se siete anche pratici, siamo in grado di offrirvi delle soluzioni che sono capaci di supplire i contro in questa scelta.
Il fabbricato CIVICO 37 situato all'interno del centro storico di Teramo, realizzato con soluzioni di edilizia raffinate e studiate in ogni dettaglio, le tecniche costruttive scelte e i materiali utilizzati sono volti a garantire una forte sicurezza sismica, volti al risparmio energetico e a un massimo livello di confort e benessere abitativo.
Quindi come precedentemente detto con le nostre soluzioni abitative:
1. Siamo in grado di offrire parcheggi privati esterni e garage.
2. Presentiamo un'abitazione che si amalgama alle caratteristiche architettoniche del centro ma con un tocco di modernità. Le facciate verranno rifinite con materiali che terranno conto dell’ambiente costruito circostante, dei colori e delle finiture delle facciate dell’edificio adiacente. Le pareti che si affacciano su via Duca D’Aosta verranno rivestite con un sistema tipo brise-solei, realizzato in mattoni di laterizio facciavista; la posa verticale dei mattoni, perpendicolarmente ed in aderenza alle pareti perimetrali consentirà di avere un approccio progettuale di tipo contemporaneo che integrerà il nuovo edificio, armonizzandolo in continuità e senza punti di rottura con l’edilizia storica circostante. essendo una nuova costruzione avrete la possibilità di sceglierei materiali per le finiture interne.
3. Perché dire addio agli spazi all'aperto o alla piscina? I nostri appartamenti sono dotati di ampi terrazzi, dove potrai rilassarti e essendo dotati di solai rinforzati, può essere installata la piscina.
4. E' vero che le case in centro storico hanno un prezzo di mercato maggiore rispetto alla periferia, ma grazie ai bonus attualmente disponibili, si potrà usufruire del SISMABONUS ACQUISTI.
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Bonus prima casa under 36
Cosa prevede il bonus prima casa under 36?
La norma (D.L. 25 maggio 2021, n. 73) prevede l’esonero dal pagamento delle imposte di registro, ipotecarie e catastali per l’acquisto della proprietà di abitazioni che abbiano i requisiti di “prima casa”, o per il trasferimento o la costituzione di nuda proprietà, usufrutto, uso o abitazione di abitazioni che abbiano i requisiti di “prima casa” a favore di soggetti che non abbiano compiuto nell’anno 36 anni di età e che abbiano un ISEE non superiore a 40.000 euro annui.
A quali tipologie di acquisto di immobili si applicano le agevolazioni fiscali previste dal decreto Sostegni bis?
La norma fa riferimento agli atti di acquisto di abitazioni per le quali ricorrono i requisiti di “prima casa”. E, quindi, escluse quelle di categoria catastale A1, A8, A9. Anche le relative pertinenze beneficiano di questa agevolazione fiscale. La norma si applica anche quando la cessione delle case di abitazione con i requisiti di “prima casa” avvenga da parte di un’impresa.
Chi ha diritto alle agevolazioni fiscali?
Le agevolazioni fiscali previste dal decreto Sostegni bis sono esclusivamente a favore di soggetti che non abbiano ancora compiuto trentasei anni di età nell’anno in cui l’atto è rogitato. E che abbiano un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 40.000 euro annui.
Cosa succede per chi acquista da impresa?
La norma riconosce agli acquirenti un credito d’imposta di ammontare pari all’IVA corrisposta all’impresa in relazione all’acquisto. Il credito d’imposta può essere portato in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni dovute sugli atti e sulle denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito, ovvero può essere utilizzato in diminuzione delle imposte sui redditi delle persone fisiche dovute in base alla dichiarazione da presentare successivamente alla data dell’acquisto; può altresì essere utilizzato in compensazione ma in ogni caso non dà luogo a rimborsi.
L’esenzione fiscale vale anche per i mutui?
La norma dispone l’esenzione dall’imposta sostitutiva, che sarebbe dovuta nella misura dello 0,25% per i finanziamenti erogati per l’acquisto, costruzione e ristrutturazione di immobili ad uso abitativo relativi alle abitazioni prima casa. La sussistenza dei requisiti per godere delle agevolazioni fiscali deve essere dichiarata dal mutuatario.
Quando entra in vigore la norma e fino quando sarà possibile usufruire delle agevolazioni?
Le misure contenute nel decreto Sostegni bis si applicano agli atti stipulati dalla data di entrata in vigore del decreto legge, il 26 maggio 2021, fino al 30 giugno 2022.
Quando si decade dai benefici prima casa? Cosa succede in questo caso?
Si decade dall’agevolazione prima casa per dichiarazione mendace, alienazione dell’abitazione prima di 5 anni non seguita dal riacquisto entro l’anno, mancata alienazione entro l’anno dall’acquisto della precedente prima casa. In queste ipotesi, venendo meno i presupposti per godere delle agevolazioni “prima casa”, l’imposta di registro dovrà essere pagata nella misura del 9%, le imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 50 euro ciascuna. Oltre all’applicazione di interessi e sanzioni. L’imposta sostitutiva sul finanziamento sarà applicata nella misura del 2%.
Cosa succede se non si rispettano i requisiti di età e di reddito previsti dalla legge?
Laddove l’Agenzia delle Entrate riscontri l’insussistenza degli altri requisiti previsti come l’età, il valore ISEE o il periodo temporale di validità delle agevolazioni, dovranno essere corrisposte le imposte dovute maggiorate di sanzioni e interessi. Non essendo venuti meno i requisiti e le condizioni per l’applicazione dell’agevolazione ‘prima casa’ , l’imposta di registro sarà pagata nella misura del 2%. E l’imposta sostitutiva per il finanziamento nella misura ordinaria dello 0,25%.
Se state cercando casa, possiamo avere la soluzione per voi.
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Il sistema di aerazione per la casa.....

Aerare la casa significa cambiare l’aria negli ambienti domestici, dove trascorriamo la maggior parte del tempo ogni giorno. Il modo più diffuso, ma non il più efficiente, di ricambiare l’aria è aprire le finestre. Il problema è che, per un corretto ricambio dell’aria, è necessario aprire le finestre e cambiare l’aria almeno ogni due ore, preferibilmente una volta all’ora. La cosa è in contrasto con lo stile di vita moderno, che porta la maggior parte delle persone a trascorrere la giornata fuori casa, per rientrare solo alla sera. Mantenere un ambiente indoor sano, libero da inquinanti e polveri, è fondamentale per la salute di chi ci vive, in particolare per il benessere dei soggetti maggiormente a rischio di contrarre malattie legate all’inquinamento atmosferico e ambientale, ovvero i bambini, gli anziani, le persone affette da patologie croniche.
Sia il problema della dispersione che quello degli inquinanti possono essere risolti con un sistema di aerazione forzata, ovvero di ventilazione meccanica controllata o vmc.
Grazie ad un sistema tecnologicamente avanzato, con la vmc è possibile ricambiare l’aria degli ambienti interni senza aprire le finestre e quindi senza disperdere energia, filtrando inoltre l’aria in entrata da polveri sottili come PM10 e da altri inquinanti che possono trovarsi all’esterno.
Un’altra differenza è che aprendo le finestre si ha un ricambio d’aria incerto, legato al clima e alla posizione delle finestre stesse, mentre con la ventilazione meccanica c’è il pieno controllo sui volumi d’aria ricambiati.
Ecco perchè i nostri appartamenti sono dotati di vmc.
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Luce naturale in casa..
Avere una casa luminosa è spesso tra le priorità di chi sta cercando un appartamento dove andare a vivere. La luce naturale negli ambienti domestici, infatti, ha tanti aspetti positivi, fa sembrare più grande l'appartamento, gli spazi più definiti, ma soprattutto ha benefici sulla salute psicofisica.
Svegliarsi ogni giorno in un ambiente luminoso rende più felici e riempie di energie. Una casa luminosa, è perfetta per chi soffre di allergia, perché gli acari della polvere con la luce del sole perdono forza e diminuisce il rischio muffa perché l'ambiente non è umido. Una stanza ben illuminata, inoltre, ci permette di risparmiare in bolletta e di rendere la camera più accogliente.
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Il verde nelle costruzioni migliora il comfort abitativo
Il Il comfort abitativo è una condizione di benessere che si crea all’interno di un ambiente in funzione di quattro parametri, ovvero la temperatura, la qualità dell’aria, l’acustica e la luminosità.
Il tema del contenimento dei consumi energetici ha migliorato in questi ultimi anni il comfort abitativo degli alloggi di nuova costruzione, ottenendo la duplice funzione di ridurre l’inquinamento dell’ambiente, attraverso la riduzione delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera, oltre a quello di migliorare la salute dell'uomo.
Il comfort abitativo dello spazio indoor è un aspetto della progettazione ampiamente trattato sia come qualità degli spazi, dell’aria interna, della corretta illuminazione degli ambienti, come anche della scelta del colore con cui tinteggiare le pareti.
Sugli spazi esterni di pertinenza degli alloggi condominiali, come logge, balconi o terrazze c’è meno interesse, anche se ora, alla luce della forzata permanenza nelle abitazioni per il covid-19, gli stessi assumono un ruolo analogo a quello degli ambienti primari.
La possibilità di poter fruire pienamente di spazi all’aperto, rimanendo nelle proprie abitazioni, riveste un carattere di primaria importanza per poter concludere un percorso progettuale che ha come obiettivo prioritario il comfort e di conseguenza la salute dell’uomo.
Gli spazi esterni del complesso residenziale Civico 37 sono una delle caratteristiche fondamentali dell’intero progetto. L'edificio sarà dotato di ampi terrazzi. Con la bella stagione la “vostra” casa vi sembrerà più grande perché i terrazzi sono stati pensati come il prolungamento del salone quindi basterà aprire i finestroni scorrevoli e non ci sarà più differenza tra salone e terrazzo, ma vi sembrerà di stare in un unico grande ambiente.
Oltre alla dimensione e profondità degli spazi aperti, coperti o scoperti, dove poter collocare arredi da giardino e quindi avere una fruizione piena degli stessi, altro tema molto importante è il verde con il quale dotare gli alloggi di una presenza che possa riconciliare l’uomo con la natura.
L’importanza dell’inserimento del verde, nelle costruzioni plurifamiliari, può portare ad un ulteriore miglioramento della qualità dell’aria delle nostre città, oltre a determinare un aumento del benessere per chi vive in questi alloggi, dove per la sua natura tipologica non si ha la possibilità di avere degli spazi verdi di pertinenza.
Superbonus 110% prorogato fino al 2023.
Per il momento, la Nota di aggiornamento al DEF approvata il 29 settembre 2021 si limita ad indicare in maniera sommaria che verranno “rinnovate svariate misure di rilievo economico”, tra cui gli incentivi per l’efficientamento energetico degli edifici. Questo è quanto si legge nella bozza in circolazione.
Se, seppur in maniera sibillina, viene confermata la volontà di prorogare il superbonus con la Legge di Bilancio 2022, appare tutt’altro che definito il futuro degli altri bonus casa in scadenza alla fine del 2021. Dalle ristrutturazioni all’ecobonus ordinario, si resta in attesa di novità circa una possibile proroga.
Superbonus 110%, le scadenze
Ad oggi il superbonus scade nel 2022 con date differenziate. Il 30 giugno 2022 c’è il termine per gli edifici unifamiliari (per lavori effettuati da persone fisiche, Onlus, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale) e dello sconto in fattura / cessione del credito per tutto il 2022.
Il 30 giugno 2022 è anche il termine per quanto riguarda i soggetti privati che intendono beneficiare della maxi-agevolazione per conseguire interventi edilizi su un edificio di proprietà con massimo 4 unità immobiliari. Se però lo stato dei lavori avrà raggiunto almeno il 60% del totale entro quella data, allora ci si potrà prolungare ancora di 6 mesi, ovvero fino al 31 dicembre 2022.
Per i condomini è previsto un unico termine di scadenza senza possibilità di prolungamenti, attualmente stabilita per il 31 dicembre 2022.
Gli IACP ed enti analoghi sono i beneficiari che avranno più tempo per usufruire del superbonus. La nuova scadenza per loro è fissata al 30 giugno 2023. Inoltre, se per tale data il SAL avrà raggiunto almeno il 60% dei lavori, tali enti potranno prolungare ulteriormente il termine fino al 31 dicembre 2023.